La ricerca dello stupore

“Ora sono io la persona che devi cercare di stupire“

L’incessante ricerca dello stupore, in qualità di prerogativa di ogni creativo che si rispetti, subisce variazioni significative in base al target di riferimento. Stupire un adulto è ben diverso che stupire un bambino, così come stupire un ragazzo è tutt’altra storia ancora.

La chiave dello stupore non va generalizzata, bensì contestualizzata e soprattutto adattata a chi si desidera stupire. Il concetto si va diversificando non solo in riferimento all’età, che è forse il parametro più oggettivo fra i tanti, ma anche in base alla personalità, alle preferenze, alle aspettative.

Le aspettative hanno un potere impressionante nel determinare l’intensità dello stupore e la sua carica effettiva. Lo stupore, per definizione, supera già il livello della sorpresa, avvicinandosi a quello della meraviglia.

I tentativi per stupire forse sono vani, soprattutto per chi lavora nel settore del marketing: quanto più sono improvvisi, tanto più sono efficaci.