L’umanità,una posta in gioco alta: presentato “Ancora”, il primo libro della giovane molfettese Sara Fiumefreddo
Una silloge poetica dai temi attuali, una giovane molfettese, una talentuosa band emergente, i “The Mood”, la sinergia tra le autorità comunali, l’agenzia di Marketing e Comunicazione “Evolve” e l’associazione culturale “Simposio”.
Pochi ma significativi elementi per il grande successo del primo evento targato Evolve. La presentazione del libro “Ancora” di Sara Fiumefreddo, 19 anni, giornalista pubblicista dall’anno corrente.
Nella splendida cornice del Garden Hotel la cittadinanza si è riunita per vivere una serata all’insegna del confronto e della cultura. Presenti anche il sindaco di Molfetta, Tommaso Minervini e l’Assessore alla Cultura, Sara Allegretta, i cui interventi si sono soffermati sull’importanza della valorizzazione di giovani talenti nascenti.
Gli interventi di Danilo Sancilio, General Manager & Art Director dell’agenzia “Evolve” e di Moustapha Danfa, presidente dell’associazione culturale “Simposio”, mirati a trasmettere ai presenti il modus operandi delle due realtà, hanno preceduto la presentazione stessa, condotta da Angela Molinari.
Dalla stesura delle poesie che compongono “Ancora”, passando per l’ambivalenza del titolo e per il viaggio che l’uomo affronta nei cambiamenti delle relazioni e della comunicazione, sino a tutti gli aspetti che rendono tale un uomo, come le sue debolezze, la sua creatività e la sua capacità di guardare il mondo, l’incontro è stato ricco di spunti di riflessione. L’evento è stato altresì occasione per un reading di alcune poesie contenute in “Ancora”, attinte, rispettivamente, da ciascuna delle tre parti in cui la raccolta è strutturata.
Diversi gli interventi dei presenti che, al termine della presentazione, hanno espresso le proprie curiosità, le proprie osservazioni e le proprie domande, dialogando con l’autrice. Quest’ultima ha voluto salutare il pubblico con un messaggio ben preciso, facendo riferimento a Rodolphe Ghiglione, uno studioso della comunicazione che la teorizza come un contratto stipulato tra un intralocutore che si trasforma in interlocutore. Al prezzo, naturalmente, di una posta in gioco.
«Nel caso dell’umanità la posta in gioco in questione è molto alta e vale davvero la pena parlarne».
A concludere la serata culturale il momento solitamente più atteso della presentazione di un libro, quello del firmacopie, in cui il pubblico interessato ha potuto acquistare la propria copia e immortalare un confronto personale con l’autrice prima di gustare la lettura.